Come nacque il primo sito web?

Un ritorno alle origini.

Dove tutto ebbe inizio

Al giorno d'oggi sicuramente ci siamo imbattuti in qualche sito web che ci ha lasciato senza fiato dal punto di vista del design (animazioni, dissolvenze, transizioni, colori scelti ad hoc, ecc...) sia dal punto di vista di sviluppo back-end (porzioni di codice complicatissime che rendono la vita all'utente più facile ed interattiva). Ecco, in questo articolo andremo a parlare di tutt'altro. Chi di voi conosce il sito web che ha dato vita a quello che oggi conosciamo essere il World Wide Web?
Tim Berners-Lee, il 6 Agosto 1991, esattamente 29 anni fa, pubblicò il primo sito web da un laboratorio nelle Alpi svizzere. Il sito è ancora accessibile al pubblico cliccando QUI.

Il WorldWideWeb (W3) è una grande iniziativa di informazione ipermediale che ha come fine quello di dare accesso universale ad un vasto universo di documenti”.

Questo è quello che recita la prima frase del sito, dopodichè spiega come sia possibile creare una pagina web personale. Berners-Lee fu il primo a cui venne l'idea di creare una rete mondiale nel quale era possibile condividere informazioni, in particolare con lo scopo iniziale di soddisfare la domanda di condivisione di informazioni tra fisici nelle università e nelle istituzioni di tutto il mondo; questa idea nacque nel lontano 1989, mentre stava lavorando presso l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) a Ginevra, in Svizzera. Quindi, come già sottolineato, nel 1991 diede vita al primo sito web al mondo, al quale poteva accedervi un pubblico decisamente ristretto di colleghi e ricercatori del CERN. Rimase privato fino al 1993; successivamente invece con il rilascio del primo browser web Mosaic fu accessibile da chiunque, aprendo ufficialmente le danze all'universo infinito del World Wide Web.

Altro da sapere...

Questo sito venne sviluppato con l'utilizzo del computer NeXT di Berners-Lee. Nella home del sito venivano illustrati gli elementi base della rete, come accedere ai documenti di altri utenti e come installare il proprio server personale. La macchina NeXT si trova ancora al Cern, mentre l’url originario non esiste più ma attualmente rimanda al sito che potete vedere tramite il collegamento soprastante. Quando parlo di "url originario" intendo che la versione visualizzabile risale al 1992, ma la pagina ha avuto diverse modifiche dopo il lancio che sfortunatamente non sono mai state salvate e recuperate.

Questo sito sembra apparentemente semplice ma in realtà si tratta di un reperto storico dal valore inestimabile.

« Articolo successivo:
Le basi della programmazione Python
» Articolo precedente:
Il Material Design